La distanza sociale che abbiamo vissuto tutti per un periodo piuttosto lungo, ha fatto ripensare al sistema scuola  ricollocato in modalità digitale, abbandonando la fisicità dell’edificio scolastico.

I soggetti interessati: docenti, allievi, famiglie hanno assistito ad un mutamento impensabile del sistema educativo e didattico. D’altra parte la scuola italiana si trovava già in una fase di lungo ripensamento dell’intera azione pedagogico didattica dovendo misurarsi con allievi già molto disinvolti nell’uso di dispositivi digitali e con un mindset che necessita di spazi fisici diversi da quelli tradizionali.

La scuola che abbiamo conosciuto fino a pochi mesi fa  (tranne pochi e fulgidi esempi di innovazione e sperimentazione che pure hanno avuto apprezzamenti e riconoscimenti) ha lasciato sempre poco disponibilità a concetti come spazi aperti, atelier, setting, non tanto e non solo perché non fosse interessata a modificare un ambiente di apprendimento consolidato come quello del gruppo classe, ma anche perché non riusciva (e non riesce) a distaccarsi dall’immagine di scuola fatta di un susseguirsi di aule per oltrepassare una dimensione strettamente didattica ed aprirsi invece al territorio ed incidere sulla qualità delle relazioni sociali.  

Il contesto storico in cui la scuola si trova a vivere oggi caratterizzato da nuove marginalità, povertà, sovrappopolamento in alcuni casi, diradamento della popolazione in altri, nuove forme di analfabetizzazione richiede al sistema educativo un cambio di passo in cui si liberi da rigidità istituzionali e spaziali, traguardi standardizzati e miri invece più alla cooperazione che alla competizione.
Tutti hanno bisogno di relazione e tutti i bambini e i ragazzi hanno bisogno di attenzione e cura. Il grande pericolo che intravediamo è la paura di legarci agli schemi sicuri, alle pratiche garantite e il non aver un buon grado di coraggio per intervenire.
Nasce così l’idea di un attività ricreativa per avviare un percorso educativo e di formazione per tutti, sperando di aver trovato la formula giusta o almeno una soluzione ai bisogni di cure e di crescita, fondamentali in un periodo come questo.

ConMe: campo titanico

La dimensione estiva del Convento sarà vissuta “senza tetto né pareti” per offrire un’esperienza di vita all’aria aperta che è fortemente mancata in questo periodo di pandemia, ma che è fondamentale per il benessere del bambino e dell’adulto.

Lo stile educativo quindi non cambia ma si fonderà potentemente sull’uscita come momento di formazione perché favorisce l’accordo tra la mente e il corpo e stimola la capacità di osservazione, la curiosità e quindi l’apprendimento. 
L’orto e il cortile di Convento Meridiano diventano spazi principalmente destinati all’accoglienza, alla socializzazione e all’attivazione fisica.
La routine quotidiana dal lunedì al venerdì sarà costruita su pratiche d’inclusione, benessere e cittadinanza attiva per favorire il dialogo tra i partecipanti, il contatto con lo spazio naturale e la consapevolezza sociale.
Il rituale del cerchio sarà riproposto ogni giorno anche in chiave metaforica per stimolare la partecipazione attiva e la riflessione sia personale che di gruppo.

Alleneremo il pensiero attraverso nuove condizioni di gioco e aprendo i percorsi a possibilità insolite e autentiche. 
L’attività laboratoriale degli atelier sarà centrale perché il fondamento culturale della pratica educativa della Casa di Cipì che concepisce le arti performative e visive come pratiche essenziali di empowerment e benessere.
Le lezioni e i corsi di musica, danza, teatro, ceramica, autocostruzione, artigianato, digitale, cinema saranno 
proposti saranno strutturati come moduli settimanali per offrire a tutti un percorso aperto e modulabile.
Un piccolo centro olistico inoltre sarà attivato per fare yoga, mindfulness e arti marziali sempre in chiave educativa e community based.

Orari 8.30-16.30

Routine 
Arrivo e accoglienza 
Cerchio e risveglio muscolare 
Attività sportiva: yoga, arti marziali, basket
Spuntino all’aperto
Laboratorio tematico in natura e creazioni artigianali 
Giochi cooperativi e digitali 

Atelier artistici 
pomeridiani dalle 15 alle 19

Musica, Danza, Teatro, Fotografia, Cinema, Arti visive, Ceramica

Su richiesta aiuto compiti e percorsi di approfondimento scolastico

Regole post Covid 
_ il Campo prevede un numero chiuso
_ per gli under 6 ci sarà un responsabile ogni 5 bambini; 
_ per la fascia d’età 6-11 anni il rapporto sarà di 1 a 7; 
_ dagli 11 ai 17 ci sarà 1 animatore ogni 10 ragazzi;
_ le attività di svolgono all’interno di Convento Meridiano con possibili uscite ed escursioni in natura (concordate anticipatamente con le famiglie)
_ all’ingresso del Convento, dalle ore 8.30, verrà allestita la zona accoglienza e triage dove gli educatori prenderanno in carico i partecipanti
_ i partecipanti devono portare il proprio equipaggiamento di protezione (mascherina), gel disinfettante, la borraccia (con acqua) e una merenda sana
_ è prevista la puntuale disinfezione delle superfici sanitarie da parte del personale di Convento Meridiano

Per comunicazioni urgenti le famiglie possono chiamare o scrivere su whatsapp al 3394495443

Per comunicazioni ordinarie possono inviare mail a educazione@conventomeridiano.it

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