Operiamo in uno scenario marginale per trasformarlo.
Promuoviamo reti di comunità locali per innescare, attraverso la cultura, processi di attivazione civica e ricomposizione di “luoghi comuni”.

Non vogliamo essere semplicemente attenti al sociale: noi siamo e ci sentiamo parte del sociale, di un territorio e di un tessuto umano che abbiamo scelto di non abbandonare e di non lacerare.
Noi siamo il riammagliamento dopo la slabbratura.

Siamo “interni” e “meridiani”: una contraddizione solo apparente, risolta dalla fattualità del reale, che ci colloca sulla dorsale appenninica del mezzogiorno d’Italia.
Per scelta e per destino, intendiamo essere il nuovo crinale messo a separazione tra stasi e crisi: una storia diversa.
Intendiamo riconvertire lo spazio chiuso di un convento in un bene comune aperto.
La riapertura fisica evoca la rigenerazione del tessuto sociale.

Ri-Generiamo

L’idea di rinascita di uno spazio che diventa luogo si realizza attraverso:
– La costruzione di un nuovo racconto collettivo
– La connessione
– La rifunzionalizzazione versatile

Convento meridiano genera valore attraverso:

  • Un sistema di attività di welfare culturale orientato ai bisogni e a rigenerare le comunità attraverso un’ibridazione delle pratiche
  • L’attivazione modulare di servizi integrati, così da includere la totalità dei target individuati nella programmazione pluriennale
  • Community reuse: attivazione di reti orizzontali di sussidiarietà e di sostegno alle persone
  • Apertura degli spazi performativi e aggregativi – ogni giorno e per l’intero giorno – alle comunità limitrofe, per favorire la fruizione dei servizi – culturali e sociali – da parte di tutti

Attivazione comunitaria

Il progetto prevede in modo esplicito una fase iniziale dedicata alla co-progettazione e alla facilitazione attraverso la conoscenza dei target e dei destinatari interessati. Questa fase prevede l’attivazione all’interno della comunità di operatori di rete o “aiutanti naturali” della comunità dislocati nei luoghi “abitati” e negli spazi quotidiani frequentati da persone e famiglie. Per attuare una strategia di comunicazione che attivi subito un flusso d’informazioni accessibili a tutti, semplificati e in più lingue, faciliteremo l’aiuto alle famiglie nel riconoscimento dei bisogni e cercheremo di rivolgerci indistintamente a tutte le famiglie con bambini interessati dalla sperimentazione. Più in generale il progetto assume una prospettiva multidimensionale, promuovendo interventi in cui risulta fondamentale il ruolo attivo e partecipe di tutta la comunità e della stessa rete di partnerariato per favorire la creazione di un ecosistema nuovo e generativo.