La clausura coatta spinge a concentrarsi in spazi limitati dove i pensieri sono costretti a collidere ed esplodere. Chi ne ha paura deve avere cattivi pensieri, credendo plausibile che l’isolamento li faccia venire a galla.Tuttavia se c’è qualcosa da temere è – semmai – l’imbroglio che potrebbe celarsi dietro gli ostentati motivi del distanziamento. Sarebbe un grossolano errore perdere l’occasione per ripensare in meglio la vita, trasformandola invece in una realtà progettata per gente isolata, tracciabile, teleguidata. 

Max Pieri

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