Il necessario è quel tutto proteso e ordinato che non sia per nulla. 

Quel tutto necessario e immobile convinto di essere ma che è vero che non sia. Quel vecchio trattenere, in affanno la vita che giace identico e medesimo a sé stesso, nelle corone dell’abitudine e della convinzione, ben salde indossate e strette sul capo. Così messi uno di fronte all’altro nessuno è più qualcuno dentro noi e necessaria avanza la sete di un’anima smarrita che decide di abbeverare all’autentico stupore che avvolge rassicurante, e al semplice, quello che disarma, tutto così apparentemente piccolo e banale ma più necessario del cibo di ogni giorno. 

Stefania Vitelli

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